lunedì 29 giugno 2015

ALLA SCOPERTA DEL DELTA DEL PO - RAI 2

Per gli amici che non hanno visto la puntata di Sereno Variabile del 18/10/2014 con titolo ALLA SCOPERTA DEL DELTA DEL PO (durata 4:10 minuti) - Osvaldo illustra le diverse possibilità di scoprire l'ambiente del Delta del Po con escursioni in barca, passeggiate a cavallo ed escursioni in bicicletta lungo gli argini dei canali

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sabato 27 giugno 2015

GIUGNO NEL DELTA DEL PO


Giugno nel Delta del Po - Natura ed Arte fotografica from Pino Schiesari on Vimeo.
Meravigliose immagini condivise dal Gruppo Pubblico FB “POLESINE” e dalla mia pagina, postate nel mese di giugno 2015, con le quali ho creato sequenze con parti in 3D, elaborate una ad una. Il Delta del Po con i colori della natura, nelle manifestazioni primaverili alterne del sole e temporali, del  verde e giallo dei campi, oltre ad alcune specie di amici alati che nell’acqua vivono e si nutrono. 

ITINERARIO ENOGASTRONOMICO NEL POLESINE

COLORI, PROFUMI E SAPORI TRA TERRA E ACQUA NEL DELTA DEL PO


giovedì 18 giugno 2015

ECOTURISMO NELLA TERRA DI MEZZO: il Delta del Po e le eccellenze agricole

RAI UNO - LINEA VERDE del 27 aprile 2014 - (CLICCARE SUL TITOLO)
La “terra di mezzo” è il Polesine, quell’area padana tra il Po e l’Adige dove acqua e terra hanno da sempre un rapporto conflittuale ma anche simbiotico; una lunga storia fatta di alluvioni ed esondazioni ma anche di bonifiche attraverso straordinarie opere di ingegneria idraulica. La puntata di Linea Verde partirà dal tema del controllo delle acque nella provincia di Rovigo per approfondire gli aspetti agricoli di un’area caratterizzata da una straordinaria fertilità che regala prodotti di eccellenza. Terreni “strappati” al mare e alla laguna, spesso a diversi metri sotto il livello del mare come i polder olandesi, che uniscono la leggerezza e la permeabilità della sabbia alla ricchezza organica dei terreni alluvionali. Nascono così orticulture di straordinaria sapidità e dalle caratteristiche uniche come il radicchio di Chioggia IGP, l’insalata di Lusia dalle foglie larghe e croccanti, le fragole di Salara che vantano ben tre varietà, l’aglio bianco Polesano Dop. A Patrizio Roversi poi il compito di approfondire la conoscenza delle cozze di Scardovari negli allevamenti nei pressi di Porto Tolle e la relativa stabulazione che rende la loro commercializzazione assolutamente sicura. Ingrid Muccitelli ci porterà invece in uno dei numerosi percorsi proposti dal Parco Regionale del Delta del Po, punto di forza di una offerta turistica decisamente in ascesa. Infine verrà documentata l’attività degli operatori veterinari del centro avicolo di Ceregnano che tutela una serie di razze a rischio estinzione come la celebre gallina padovana.

In questo post, rispetto alla pagina dedicata con il medesimo titolo, il video è unico, purtroppo con la pubblicità che precede. Come per altri post della RAI anche questo è in auto-play; perché non si aprano tutti contemporaneamente cliccare sul titolo del post scelto.

mercoledì 17 giugno 2015

L’ALLUVIONE DEL POLESINE da “Il Tempo e la Storia” – programma di RAI STORIA

L’ALLUVIONE DEL POLESINE di Massimo Gamba (Autore TV)  da “Il Tempo e la Storia” – programma di RAI STORIA – condotto dal gionalista Massimo Bergamini, in Studio lo storico Giovanni De Luna – Immagini e filmati del 1951 ed interviste recenti di Giancarlo Morelli, l’amato sindaco di Rovigo dal 1951 al 1956, scomparso il 28 aprile 2013 e del Sindaco di Adria Sante Tugnolo (nel 1951 il più giovane sindaco d’Italia, poco più di ventenne, anche lui in carica fino al 1956) autore del libro di memorie “I giorni dell’acqua”. E’  un documento importante sia per le immagini che per le analisi storiche contenute.


Allagamenti, terremoti, frane. Quante volte la cronaca ci ha messo di fronte a calamità naturali che devastano il nostro territorio? Che uccidono persone e distruggono strade, campi o intere città?
Tragedie spesso evitabili ma che fanno emergere la solidarietà umana e il sostegno attivo a favore di chi in pochi attimi ha perso ogni cosa.
In questa puntata si parla di tutto questo attraverso la prima grande catastrofe ambientale della nostra storia repubblicana: l'alluvione del Polesine
È il tardo pomeriggio del 14 novembre 1951. Ad Occhiobello, piccolo comune veneto sulla riva sinistra del Po in provincia di Rovigo,  piove da due settimane senza interruzione come non era mai accaduto. Il Po è gonfio oltre l'inverosimile e la sua ondata di piena ha già tracimato in diversi punti, quando l'argine sinistro del fiume cede e milioni di metri cubi di acqua si riversano sulle povere campagne del Polesine.
Migliaia di persone perdono la casa e tutti i loro beni, l'economia dell'intera regione viene distrutta.
Secondo lo storico Giovanni De Luna, la metafora bellica è quella più adatta per leggere l'alluvione del Polesine descritta come una cronaca di guerra.
La “Rotta di Occhiobello” appare come una disastrosa disfatta militare e la fuga dei contadini sembra rievocare l‘immagine di un esercito in ritirata.
Il linguaggio, i termini usati, il tono, la concitazione sono tutti elementi che ci riconducono a una guerra che, sebbene già finita da 6 anni, aveva lasciato nel profondo delle coscienze e dei nostri quadri mentali una traccia indelebile; quasi una caporetto meteorologica.

CHIOGGIA E POLESINE L’ACQUA E’ VITA – LINEA VERDE ORIZZONTI – RAI 1 - del 9 maggio 2015

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Federico Quaranta e Chiara Giallonardo affronteranno un viaggio in Veneto nel territorio fra Polesine e Chioggia, fortemente caratterizzato dall’acqua, elemento costante di questa puntata. Acqua che è vita, e in questa zona ce n’è sia salmastra che dolce, in un equilibrio delicato e in un ambiente fragile e mutevole. Un territorio dove acqua e terra sono in continuo mutamento, dove i livelli vanno controllati e costantemente trasformati, se necessario. Il Delta del Po, in provincia di Rovigo, è la più vasta zona umida europea. Qui il Po, prima di sfociare nell'Adriatico, si apre a ventaglio ramificandosi in sette corsi d'acqua, dando vita ad un ambiente naturale unico. Tutta acqua, e dove non c’è oggi c’era ieri; si tratta infatti della terra emersa più giovane d’Italia. Poco più a Nord, completamente nel mare, tra l’adriatico e la laguna c’è una piccola graziosa miniatura di Venezia, Chioggia. Anche qui come nel Polesine si fa pesca di mare, di fiume e di laguna. La puntata comincerà proprio dall’acqua, perché tanta acqua vuol dire tanto cibo e quindi economia. Federico si infilerà nei panni del Molecante, ovvero ci racconterà un tipo di allevamento unico in Italia e forse nel mondo, quello delle moleche, come le chiamano in dialetto chioggiotto, salvaguardate come presidio slow food. Piccoli granchi pescati e allevati nella zona della laguna di Venezia, presi nel momento della muta del guscio. Chiara invece sarà nell’acqua fino al collo per mostrarci più di 1200 pescatori e pescatrici di vongole, nella bellissima Sacca degli Scardovari. Dagli orti di mare passeremo agli orti di terra. Parleremo del radicchio di Chioggia Igp, che grazie al mare, al clima mite e ai suoi venti dominanti, in particolare la bora, viene coltivato in terreni sabbiosi e sciolti, che garantiscono una produzione di più di metà del radicchio di tutta Italia. La puntata racconterà inoltre la piccola cittadina di Chioggia, con il suo piccolo ponte di Rialto, il suo piccolo leone alato simbolo della città, i suoi piccoli canali i suoi palazzi bassi, una “piccola Venezia” come fanno notare alcuni suoi abitanti, protagonisti di un racconto corale della loro città. Ma ci saranno tante altre sorprese e racconti di questo incredibile territorio.