giovedì 14 maggio 2020

NEL DELTA DEL PO - REGIONALISMO E DISUGUAGLIANZE

IL REGIONALISMO DELLE DISUGUAGLIANZE

Autore del Video: Pino Schiesari

Fra le regole per contrastare la diffusione dei contagi da Coronavirus è stato imposto il divieto del trasferimento nelle seconde case da parte dei proprietari, seconde case che si trovano al mare o in montagna.
Spesso di tratta di abitazioni di proprietà di persone anziane che abitualmente vi si trasferiscono per evitare le calure estive delle città.

In ordinanze separate delle Regioni Veneto ed Emilia-Romagna è ora consentito lo spostamento per la manutenzione ai residenti nelle rispettive regioni.

Ai cittadini Veneti che hanno la seconda casa in Emilia-Romagna ed a questi che hanno la seconda casa in Veneto è impedito di controllare e ripristinare gli impianti, di accudire i giardini e di arieggiare l’abitazione dopo la chiusura invernale, al fine di prepararla e consentire la fuga dalle città dove il caldo estivo è nocivo alla salute in modo particolare per gli anziani.

Al fine di prevenire contagi da Covid-19, se le persone rispettano tutte le altre regole, non c’è alcuna differenza fra il soggiornare nel domicilio fiscale o nel secondo domicilio. Perché, dunque, impedire ai proprietari delle seconde case di regioni diverse la semplice manutenzione. Significa acuire ancora di più il divario dei diritti e delle disuguaglianze già creati nella sanità ed altri settori della vita sociale.

I “Diritti e doveri dei cittadini” scritti nella Prima Parte della nostra Costituzione riguardano Tutti, indipendentemente dal luogo di residenza. In caso di motivi validi, disciplinare diritti e doveri, dovrebbe competere allo Stato, attraverso i suoi Organi Centrali, con le forme previste. Le Regioni, singolarmente, rischiano di creare ingiustificate disuguaglianze. Quando ciò avviene lo Stato dovrebbe intervenire usando i rimedi previsti nella stessa Costituzione.