venerdì 12 luglio 2019

COME SI VIVEVA NEL DELTA DEL PO DAL 1927 AI PRIMI ANNI ‘70

DALLA GNOCCA IN GIÙ

Scene estratte dal film del polesano Maurizio Burgato di Porto Tolle (RO), dal titolo “DALLA GNOCCA IN GIÙ”, condiviso in Youtube in due parti dallo stesso autore nella sua pagina. Le due parti, complessivamente, hanno una durata di 108 minuti, mentre l’estratto dura 37 minuti. La voce fuori campo è in DIALETTO, ad eccezione delle scene riguardanti l’alluvione del 1966.



Le due parti del film originale risultano prodotte e trasmesse da “DìLucca” - la TV lucchese – canale 89 sul Digitale Terrestre, con il logo “I CORTI DI CORTE” – FEDIC (Federazione Italiana dei 
Cineclub). 
Per chi volesse guardare o condividere questi gli indirizzi in YouTube:

CORTI DI CORTE – PUNTATA 198 - MAURIZIO BURGATO - 

CORTI DI CORTE – PUNTATA 199 – MAURIZIO BURGATO - https://youtu.be/4uNyPfI3caw

Trascrizione della presentazione dell’Autore: 

“Il film è la rievocazione storica della vita della gente che viveva lungo il Po, da Gnocca a Santa Giulia del Comune di Porto Tolle, nel periodo che va dal 1927 ai primi anni ’70. Il protagonista è una voce fuori campo che racconta la sua vita; i ricordi gli tornano alla mente guardando vecchie foto e su queste immagini ripercorre tutta la sua vita a partire dalle storie sentite dal nonno. Il film è un omaggio ai nostri nonni e a tutto il nostro passato.”

Le avvertenze finali: “L’abbinamento delle immagini ai commenti non ha alcun riferimento a persone o vicende realmente accadute. I testi sono di Burgato Maurizio liberamente tratti da poesie, per lo più dialettali venete.”
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L'immagine di anteprima, presente nel video, è stata riportata da una foto del 1927 e raffigura la via centrale di Santa Giulia. Molte di queste abitazioni sono state distrutte nel 1948 durante una manifestazione per chiedere abitazioni più salutari.

  




lunedì 1 luglio 2019

LA FUTURA "DELTA FARM" DI PORTO TOLLE - ROVIGO

L’EX CENTRALE DI PORTO TOLLE – ROVIGO SARÀ VILLAGGIO TURISTICO
CON IL NOME DI “DELTA FARM”


Il 28 giugno, nella sede della Regione Veneto a Venezia è stato firmato il preliminare di vendita tra Enel e Human Company relativo all’ area dove sorge l’ex Centrale Enel di Porto Tolle.

Human Company ha vinto il concorso di progettazione bandito dall'Enel nell'ambito del programma Futur-e per riqualificare 23 centrali elettriche in Italia, una delle quali è quella di Porto Tolle (RO) nel Parco Regionale Veneto del Delta del Po, dove il fiume Po raggiunge il mare Adriatico con i suoi cinque rami principali e altri secondari, Patrimonio dell’Umanità Unesco e principale area della Riserva della Biosfera Delta del Po.


Human Company è il gruppo toscano specializzato nel campo del turismo outdoor e non solo, con campeggi, villaggi turistici e ostelli all’avanguardia, in Italia e in Europa. È leader nel settore della ricettività all’aria aperta.



NEL VIDEO DI HUMAN-CORRIERE  
I PARTICOLARI DEL PROGETTO
(LE SPIEGAZIONI SONO IN LINGUA INGLESE)




L’apertura è prevista per la stagione turistica del 2023, perché prima l’ENEL deve smantellare la vecchia centrale e bonificare i terreni; sembra che l’Enel spenderà una trentina milioni per l’operazione, ma ricaverà 3,5 milioni per la vendita dei terreni (117 Ha dei quali 20 di boschi).

Human Company investirà complessivamente 60 milioni per fare aree destinate all'ospitalità open air (piazzole, case mobili), un centro sportivo multifunzionale, spazi per il benessere (percorsi, esperienze sensoriali e allenamenti rigeneranti). Previsto anche un centro visite per valorizzare le eccellenze ambientali e paesaggistiche e uno per lo sviluppo delle produzioni ittiche e agricole tipiche, affiancati da bar e ristoranti con specialità locali. Stimata una presenza media di ottomila turisti al giorno ed il lavoro per circa 400 persone; speriamo sia proprio vero, significherebbe il recupero ed oltre dell’occupazione del tempo della Centrale termoelettrica attiva, con ricadute economiche positive per tutto il Polesine.  

IMMAGINI ESTRATTE DAL VIDEO


















Il Delta attivo, un’area che comprende a nord il Po di Maistra (il Po di Levante, essendo regolamentato dalla chiusa di Volta Grimana, non può più dirsi veramente ramo attivo); a sud si diramano il Po Piccolo o di Goro, il Po della Donzella o Gnocca e il Po delle Tolle. Nella parte terminale il Po di Venezia viene chiamato Po di Pila che a sua volta si divide in Busa di Tramontana a nord e in Busa di Scirocco a sud; nella cuspide verso il mare il Po si chiama Busa Dritta e sfocia a Punta Maistra, dove c'è il Faro di Pila; quasi di fronte, sulla sponda destra, la vecchia centrale Enel, con la sua grande ciminiera, “l'edificio non in acciaio più alto del Paese”, che sarà riconvertito ad uso turistico e di riferimento per i naviganti.
Pino Schiesari