mercoledì 18 novembre 2015

PERCORSI CICLABILI - GREENWAYS - NEL POLESINE E DELTA DEL PO


ITINERARI PERCORSI CICLABILI - GREENWAYS

COLLEGAMENTO AL PORTALE UFFICIALE DELLA PROVINCIA DI ROVIGO


Dodici itinerari da fare in bici, con tranquillità, senza fretta. Perché lungo gli argini del Po, tra le ampie golene, i percorsi immersi nel verde, i piccoli borghi, le testimonianze del passato, i musei, i palazzi storici, le ville, è possibile respirare, con la calma di una dolce passeggiata, tutta la magica atmosfera che questo territorio sa esprimere e le emozioni che sa regalare. Il paesaggio è dominato dalla natura, dai suoi colori, dalle sue tante sfumature. Dodici itinerari, uno più bello dell’altro, pedalando attraversando zone incontaminate, regno di una flora e di una fauna che non hanno eguali. Il delta del fiume Po è un luogo immenso e magico, ricco di paesaggi che lasciano senza fiato il visitatore. Un luogo di cui è facile innamorarsi e dove si desidera ritornare. Poi, è possibile prendere la barca e addentrarsi tra la fitta vegetazione, lungo i rami del fiume, dove regna il silenzio, rotto solo dal canto delle numerose specie di uccelli che qui vivono, in pace. Una pace e una tranquillità che si trasmettono al visitatore, pervaso da una atmosfera che sa di magia. La magia della natura libera, selvaggia, incontaminata.

CLICCA IN QUESTA MAPPA PER ENTRARE NELLA PAGINA
DEL PORTALE UFFICIALE DELLA PROVINCIA DI ROVIGO
OGNI PERCORSO SI SVILUPPA ULTERIORMENTE CON SPIEGAZIONI E FOTO





giovedì 5 novembre 2015

ISTITUTO LUCE ---> AIUTI RUSSI 1951 AGLI ALLUVIONATI DEL DELTA PADANO

I RICORDI COME LE COSE BUONE ... UNO ATTIRA L'ALTRO

-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Ricordare fatti storici vissuti  50-60 anni fa bene a chi ricorda ed anche a chi è nato dopo.  

Agli anziani allunga la vita avendo  effetti benefici sulla salute ed aumentando l’autostima, così dicono gli esperti.  

I giovani sicuramente ricevono gratuitamente un enorme bagaglio di notizie, storia, cultura, esperienze e stimoli morali, bagaglio del quale servirsi per costruire il futuro.

Non ho questa pretesa ricordando che a 16 anni, nel 1952, dopo la disastrosa alluvione del novembre 1951, sono stato collaboratore della Segreteria Provinciale della CGIL di Rovigo ed al Congresso del 1953, al Teatro Sociale, ho stenografato (metodo Meschini) l’intero discorso del Segretario Nazionale Giuseppe Di Vittorio. Successivamente ho svolto attività sindacale e politica nei Movimenti giovanili.

Non ho foto da pubblicare di questo avvenimento, né le ho trovate negli archivi della CGIL.  Ma cercando ho trovato foto che riguardano la solidarietà internazionale successiva alle alluvioni del 1951 fra i lavoratori italiani ed i lavoratori dell’Unione Sovietica ed un video dell’Istituto Luce.
Si tratta di documenti  molto protetti dai rispettivi archivi storici. In questo post pubblico alcune foto, le più significative, quelle che mi rimandano anche ad altro ricordo, del quale parlerò nelle didascalie e  spiegazioni.


Cominciamo con il video dell’Istituto Luce:

      
40 trattori cingolati  con motore 100 cv; 40 aratri multi-vomero; 40 erpici; grano da semina e generi vari

Protagonisti di questo fatto le Organizzazioni sindacali dell' Italia e dell'Unione Sovietica.

Arrivo in porto della nave sovietica Timiriazev. Il Segretario Generale della Cgil Di Vittorio raggiunge la nave su vaporetto Insieme Agli Scaricatori di porto ed ai segretari Filp Di Stefano e Attolini


Arrivo in porto della nave sovietica Timiriazev. Dall'osteriggio della nave il Segretario Generale della Cgil Di Vittorio parla ai Rappresentanti delle compagnie portuali


Beresin, Rappresentante degli Aiuti sovietici Agli alluvionati del Polesine, Durante Una Riunione del Consiglio comunale di Adria

*************
Seguono le foto delle attrezzature agricole. Sono state distribuite nelle zone alluvionate non solo del Polesine e sono state date a Cooperative di Servizi, costituite fra lavoratori agricoli e piccoli porprietari.
Alcuni anni dopo, credo nel 1956-1957 sono stato corrispondente del giornale La Cooperazione Italiana, edito dalla Lega Nazionale delle Cooperative ed ho visto i potenti trattori all'opera.
  

Occhiobello








Le mie esperienze giovanili, iniziate come istruttore di "chierichetti" e quelle successive nel Sindacato, Lega delle Cooperative e Organizzazioni giovanili, unite al costante impegno nello studio mi hanno aiutato nella vita professionale alla Cariparo, proseguita con lo svolgimento della funzione di giudice di pace e che continua nelle attività della famiglia.

E' vero che "ricordare" aumenta l'autostima negli anziani: sono orgoglioso dei miei 80 anni e spero tanto di poter continuare a ricordare nel futuro, non solo ciò che mi ha coinvolto direttamente.


mercoledì 4 novembre 2015

RAI STORIA - LA GRANDE ALLUVIONE DEL POLESINE - NOVEMBRE 1951

Dal Corriere della Sera - Cinquantamila Giorni: La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti
Clicca l'immagine per sfogliare le immagini




RAI STORIA - CLICCARE L'IMMAGINE PER GUARDARE IL VIDEO


RAI STORIA - L’ALLUVIONE DEL POLESINE - Il tempo e la storia: L'alluvione del Polesine di Massimo Gamba con prof. Giovanni De Luna

Allagamenti, terremoti, frane. Quante volte la cronaca ci ha messo di fronte a calamità naturali che devastano il nostro territorio? Che uccidono persone e distruggono strade, campi o intere città?
Tragedie spesso evitabili ma che fanno emergere la solidarietà umana e il sostegno attivo a favore di chi in pochi attimi ha perso ogni cosa.
In questa puntata si parla di tutto questo attraverso la prima grande catastrofe ambientale della nostra storia repubblicana: l'alluvione del Polesine
È il tardo pomeriggio del 14 novembre 1951. Ad Occhiobello, piccolo comune veneto sulla riva sinistra del Po in provincia di Rovigo,  piove da due settimane senza interruzione come non era mai accaduto. Il Po è gonfio oltre l'inverosimile e la sua ondata di piena ha già tracimato in diversi punti, quando l'argine sinistro del fiume cede e milioni di metri cubi di acqua si riversano sulle povere campagne del Polesine.
Migliaia di persone perdono la casa e tutti i loro beni, l'economia dell'intera regione viene distrutta.
Secondo lo storico Giovanni De Luna, la metafora bellica è quella più adatta per leggere l'alluvione del Polesine descritta come una cronaca di guerra.
La “Rotta di Occhiobello” appare come una disastrosa disfatta militare e la fuga dei contadini sembra rievocare l‘immagine di un esercito in ritirata.

Il linguaggio, i termini usati, il tono, la concitazione sono tutti elementi che ci riconducono a una guerra che, sebbene già finita da 6 anni, aveva lasciato nel profondo delle coscienze e dei nostri quadri mentali una traccia indelebile; quasi una caporetto meteorologica.

CLICCA L'IMMAGINE PER LA CRONOLOGIA DEGLI EVENTI
 E VIDEO ORIGINALI DI OTTIMA QUALITA' DELL'ISTITUTO LUCE



  


martedì 3 novembre 2015

NOVEMBRE, IL MESE DEI RICORDI

NOVEMBRE E' IL MESE DEI RICORDI ...
Non serve giustificare con frasi celebri di qualche personaggio i ricordi di avvenimenti catastrofici per "addolcirli" come fosse una medicina amara. L'alluvione del Polesine del 1951 è stata una grande tragedia per tutta l'Italia. Non si dimentica e non si addolcisce. Quindi passo direttamente alla presentazione del post.

Sessantaquattro anni fa, nel 1951, l'Italia andava sott'acqua in un susseguirsi di frane e di nubifragi. Dopo il Ferrarese e la Valtellina, il Comasco e il Trentino, il Piemonte e l'Umbria, agli inizi di ottobre un afflusso d'aria fredda di origine atlantica si scontrò con un fronte caldo proveniente dalla Tunisia. Una forte perturbazione interessò la Sardegna, la Sicilia e la Calabria, provocando 110 morti, 10 mila senzatetto e l'abbandono di quattro paesi. Infine, il 14 novembre, la «grande alluvione» del Polesine: 84 vittime,100 mila ettari di terra allagati, 200 mila persone in fuga, 700 case distrutte, migliaia di animali annegati.

In questo post pubblico due video, il pimo creato con con le cartoline della collezione Mario Andriotto (http://alluvione.tuarovigo.org/), con foto pubblicate da "Sole 24 ore" (http://foto.ilsole24ore.com/SoleOnLine5/Notizie/Italia/2011/po-alluvione-polesine-60-anni/po-alluvione-polesine-60-anni_fotogallery.php?id=4 ) e con alcuni spezzoni della "Settimana Incom", tratti del secondo video, collage di filmati dello storico Istituto Luce.

collage 1

Cliccare l'immagine - questo video e' in Youtube


Video in Vimeo cliccare

1951 ALLUVIONE DEL POLESINE from Pino Schiesari on Vimeo.

collage 2 b/n

collage 2 colore

collage 3



Video in Youtube nel sito dell'Istituto Luce - ci sono molti altri video a questo l'indirizzo (https://www.youtube.com/results?search_query=Cincitt%C3%A0+Istituto+Luce+alluvione+polesine)


lunedì 2 novembre 2015

IL PO DOMATO MA SEMPRE IN AGGUATO

IL GRANDE FIUME PO FINGE DI ESSERE DOMATO
MA E' SEMPRE IN AGGUATO

La Poesia di Elio Zago pubblicata in Facebook dal titolo "IL GRANDE FIUME PO" e immagini condivise nei gruppi Polesine di Facebook, in questo breve video, nell'imminente anniversario (novembre 1951) della grande alluvione del Polesine.

IL VIDEO IN VIMEO

IL PO DOMATO, MA SEMPRE IN AGGUATO from Pino Schiesari on Vimeo.

IL VIDEO IN YOUTUBE


Foto di Fabrizio Pivari - ansa del Po a Guarda Veneta il 1° novembre 2015

Foto di Antonio Dimer Mazolli - Il Po a Papozze il 27 ottobre 2015

LA POESIA DI ELIO ZAGO