domenica 16 settembre 2018

OCCHIO ALLA PREVENZIONE DEL DIABETE

ATTENTI ALLA NUOVA PANDEMIA


Da molti anni nel Delta non è più come nei primi 50-70 anni del secolo scorso. Sono state debellate le malattie caratteristiche degli ambienti paludosi, privi di acqua potabile, abitazioni salubri, ospedali: malaria, tifo, tbc e quant’altro si associ. Ma, come nel resto delle altre zone del Polesine , dell’Italia e del Mondo, altre insidie minacciano la nostra salute e fra queste il diabete , una vera e propria pandemia che si sta pericolosamente diffondendo. Lasciando le cifre alle pubblicazioni specializzate, in questo post segnalo quanto da me pubblicato oggi in un blog dell’Associazione Diabetici di Rovigo. C’è un video del Corriere della Sera – Sezione Salute e due articoli di un medico specialista. Ci sono molti spunti interessanti sul tema, utili a chi ha il diabete, ma soprattutto a chi non lo ha. Pino Schiesari

MEDICINALI - DIETA - ATTIVITA' FISICA
NECESSARIO PERSONALIZZARE
MA NON SEMPRE SI RIESCE

Come individuare i futuri malati e «convincerli» ad adottare uno stile di vita sano prima che sia troppo tardi - a cura di Luigi Ripamonti /CorriereTV Il dottor Lorenzo Piemonti, direttore del Centro di ricerca sul diabete presso l’ospedale San Raffaele di Milano, ci spiega come viene affrontata oggi questa patologia. Le strategie vanno dai farmaci all’educazione verso i corretti stili di vita. Le medicine sono tagliate su misura e il medico può aiutarci a scegliere quelle più adatte a noi. Il professore ci parla delle nuove scoperte genetiche sul diabete, di quanto contano l’ereditarietà e l’ambiente percentualmente. La nuova strada è quella di tracciare l’identikit del futuro malato in modo da raggiungerlo prima di sviluppare la patologia, anche aiutandosi con l’intelligenza artificiale.

DA CORRIERE DELLA SERA - SALUTE 



da DottNet


Funzione anti-diabete per i cibi ricchi di fibre (11/03/2018)


Enzo Bonora, già presidente della Società Italiana di Diabetologia (Sid)

Una dieta ricca di fibre svolge una funzione anti-diabete perché aumenta i batteri 'amici' presenti nell'intestino, migliorando il controllo degli zuccheri nel sangue. Uno studio pubblicato su Science getta le basi per un intervento in grado di migliorare la vita dei quasi 4 milioni di italiani che soffrono di diabete. Il diabete di tipo 2 è una malattia legata agli stili di vita che riduce la capacità dell'insulina di regolare la presenza di zuccheri nel sangue, causando danni a tessuti e organi.  
Precedenti ricerche hanno mostrato che le persone che consumano più fibre hanno un rischio più basso di svilupparlo. Per indagare sul legame tra fibre e diabete, i ricercatori Rutgers University, nel New Jersey, hanno diviso i partecipanti allo studio in due gruppi, la metà dei quali ha ricevuto una dieta standard e l'altra metà una dieta simile ma con alti livelli di fibre, come i cereali integrali. Dopo 12 settimane, il secondo gruppo mostrava maggiore riduzione dei livelli di glucosio nel sangue. I ricercatori hanno visto che l'aumento delle fibre aveva potenziato in particolare un gruppo di circa 15 batteri intestinali, favorendo la produzione di alcuni acidi grassi a catena corta (acido acetico e acido butirrico) che derivano dalla fermentazione dei carboidrati introdotti con il cibo.  


Questi composti creano un ambiente più acido nell'intestino, portando ad un aumento della produzione di insulina e a un migliore controllo della glicemia. "Appare sempre più importante - sottolinea Enzo Bonora, già presidente della Società Italiana di Diabetologia (Sid) - il ruolo dell'intestino nello sviluppo e nel controllo del diabete. In questo caso i batteri, potenziati dal consumo di fibre, agiscono sul cibo introdotto e ne ricavano sostanze che svolgono funzioni simili agli ormoni e quindi regolano il controllo della malattia. Le fibre alimentari, quindi, cambiano la flora intestinale in senso 'anti-diabetico'".

Una porzione di cereali integrali al giorno protegge dal diabete (12/09/2018)

Dai fiocchi di avena al pane di segale, chi preferisce i cereali integrali a quelli raffinati ha un rischio più basso di sviluppare diabete tipo 2. A confermare con ampi numeri i benefici delle fibre è uno studio pubblicato sul The Journal of Nutrition. Per capire se i noti effetti antidiabetici del grano integrale potessero essere estesi anche ad altri cereali non raffinati, i ricercatori della Università di tecnologia Chalmers a Göteborg, in Svezia, hanno esaminato i dati di 55.465 partecipanti attraverso uno studio di coorte danese. Tutti avevano tra i 50 ei 65 anni e non avevano inizialmente il diabete, ma 7.417 di loro hanno sviluppato la malattia nel corso di 15 anni.  Tuttavia, coloro che hanno riferito di aver consumato almeno 50 grammi al giorno di cereali integrali il rischio di diabete era molto inferiore. In particolare era del 22% più basso per le donne e del 34% più basso per gli uomini, rispetto a chi ne assumeva la quantità minima
. "Il risultato integra altri dati riportati in precedenza - commenta Enzo Bonora, past president della Società Italia di Diabetologia (Sid) -, ma è particolarmente solido per la numerosità campionaria e per l'aver incluso la valutazione di molti fattori potenzialmente confondenti quali consumo di alcol, fumo, attività fisica. Interessante è che i risultati erano sovrapponibili a prescindere dal tipo di cereale (frumento, segale, avena) e dai differenti prodotti alimentari (pane integrale di frumento, pane di segale, muesli di avena). Questo rende ampia la scelta".  Le fibre, aggiunge, "mantengono una flora batterica intestinale metabolicamente più salutare, riducono l'aumento della glicemia dopo il pasto e questo determina un minore stress delle cellule che producono insulina". Quindi, conclude, "no all'esclusione dei carboidrati dalla dieta, come evidenziato anche in un recente studio pubblicato da Lancet Public Health, ma preferire quelli poco raffinati. In un momento in cui i media veicolano messaggi spesso confondenti sull'alimentazione, è importante restare ancorati a quello che viene documentato dalla scienza". 

IL NUOVO SITO WEB DELL'ASSOCIAZIONE DIABETICI DI ROVIGO






giovedì 13 settembre 2018

ACQUA E FANGO di Maurizio Burgato

ACQUA E FANGO



La montagna è superba e nobile, non si sposta ed ogni cosa è al suo posto che si può toccare. Di te cosa tocco? La nebbia? Le canne che si spostano al vento? O la sabbia che vola in acqua? Se tutto è così sfuggevole perché sono qui? Sono belli i tramonti, anzi le albe sono più belle ed anche i pomeriggi assolati sono belli! Un giorno io e te saremo trasportati dal vento ed i nostri figli si innamoreranno, anche se non siamo roccia, ma solo acqua e fango.
Sono le riflessioni nostalgiche di chi ha vissuto da bambino tanti anni fa nel Delta del Po, dove tutto è sfuggevole e solo ricordo. Il fiume è come un amico al quale dare del "tu".
La poesia accompagna il video di 
Maurizio Burgato pubblicato in Youtube all’indirizzo: https://www.youtube.com/watch?v=RLUff7UZiSc
che ho ripreso e trasformata in video con testo, dove ho messo anche alcuni fotogrammi all'inizio e alla fine e l’intero commento originale del video.
Pino Schiesari

IL VIDEO IN FACEBOOK



IL VIDEO ORIGINALE IN YOUTUBE



Acqua e fango

La nobile e superba montagna
non si sposta,
lei è una roccia
le nubi la confondono un po’
ma poi riappare,
si staglia chiara all’orizzonte
e se vai…
ogni cosa è al suo posto.


Tu no,
tu vai e vieni,
nel tuo movimento lento
ogni cosa cambi,
come se facessi apposta
perché nessuno si ritrovi.

Forse ero qui,
forse ero là.
Lì,
sono certo la spiaggia era lì,
e poco più in qua c’era il capanno
lì sedeva mio padre,
mi sento da bambino
quando cantavo,
ma ora è sparito tutto,
tranne le canzoni
che si sentono ancora.

Per far peggio ti confondi nella nebbia
non sapendo che tu e la nebbia siete una cosa sola.

Da 400 anni emergi dall’acqua
senza guardare dove ci porti.

Tentano di fermarti
tra argini dighe e ponti
ma non ti fanno nemmeno il solletico.
Io e te,
liberi senza meta,
padre e figlio.
Stessa pasta irrequieta.

L’occhio si perde agli orizzonti,
nelle campagne e nei canneti
non c’è riferimento,
nessuno veda da quale parte inizi,
nessuno veda da quale parte finisci.

La nobile montagna io la tocco,
riconosco il sasso dove salivo.

Da te cosa tocco?
La nebbia?
Le canne che si spostano al vento?
O la sabbia che vola in acqua?

Ma allora
se sei così sfuggente dimmi:
come mai io sono qui?
come mai conosco il tuo nome?
Come mai conosco gli odori dei tuoi venti?
Come mai conosco i tuoi suoni?
Nobile tu non sei
E io nemmeno
Ma io e te
siamo.

Le sere sono i pezzi più belli che hai
veri quadri d’autore,
una la dipingi di rosso
e l'altra di verde
ma in tutte ci metti il silenzio
quel silenzio che piace a me
perché tu e il silenzio siete una cosa sola.

No! mi sbaglio,
le albe sono le più belle
ci metti sempre la nebbiolina,
inumidisci il paesaggio con un po’ di saliva
confondi le ombre
e la luce ti gira dietro
come in valzer ballato lento.

Anche i pomeriggi assolati li fai bene.

Credo che un giorno
diventerò come te,
nel tempo io e te,
vagheremo come quelle canzoni sulla spiaggia sparita,
i venti ci porteranno a terra,
fino alle orecchie dei nostri figli,
che s’innamorino di noi
anche se non saremo rocce
ma solo acqua e fango