Luigi Masetti 150 anniversario della nascita
LUIGI MASETTI E LA BICICLETTA
Il filmato realizzato da Tpo in collaborazione con Polesine
Film Commision racconta la bellissima storia di Luigi Masetti ed i suoi viaggi
fantastici.
I crediti li trovate alla fine del filmato.
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Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Luigi Masetti (Trecenta, 18 dicembre 1864 – ...) è stato un
ciclista e scrittore italiano.
Velocipedista, fu un pioniere del cicloturismo, autore di
grandi imprese di viaggio e di reportage. Per le sue simpatie ideali, fu
chiamato l'«anarchico delle due ruote», secondo la definizione di Eugenio
Torelli Viollier, direttore e fondatore del Corriere della sera.
Appena dopo i successi di fine Ottocento, di lui si persero
completamente tracce: la mancanza di notizie, già dai primissimi anni del
secolo, lascia spazio unicamente alle ipotesi su quale possa essere stata la
sua sorte.
Biografia
Dall'originaria Trecenta si spostò ventenne nel Polesine. In
seguito emigrò a Milano e poi in Svizzera. A Trecenta entrò in contatto con
Nicola Badaloni, medico condotto nel Polesine, mazziniano e socialista
moderato, delle cui idee libertarie ed egualitarie Masetti subì il fascino,
manifestando poi sentimenti anarchici. Il suo primo viaggio su due ruote lo
compì nel 1892: con una bicicletta faticosamente acquistata, partì da Milano e
percorse 3500 km lungo un tragitto europeo.
Spedizione ciclistica Milano - Chicago
Nel 1893 il Corriere della sera accettò la proposta di
sponsorizzare un viaggio transoceanico in bicicletta, da Milano alla World
Columbian Exposition, la Grande esposizione universale che si teneva a Chicago,
in quello che il Corriere definì il "viaggissimo": un lungo un
percorso di circa 7.000 km che lo portò negli Stati Uniti attraverso Svizzera,
Germania, Francia e Inghilterra. Secondo gli accordi raggiunti con Viollier,
Masetti inviò regolarmente al suo sponsor le lettere contenenti il reportage
del suo viaggio, che furono pubblicate sul giornale nell'edizione del lunedì. Partito
a metà luglio 1893, Masetti giunse a Chicago dopo due mesi di viaggio: al
termine della sua impresa fu ricevuto dal Presidente degli Stati Uniti.
Spedizione dall'Alpi alle piramidi
Risale al 1897 un'altra sua impresa, lungo un itinerario che
intendeva ripercorrere la campagna d'Egitto di Napoleone: partendo da Milano,
giunse in territorio egiziano fino alla piramide di Cheope, per poi ritornare
alla base di partenza dopo aver percorso in viaggio il Medio Oriente.
Altri viaggi
Un'altra sua impresa, di circa 5.000 chilometri, lo portò in
bicicletta attraverso l'Italia, fino in Grecia, per poi raggiungere l'Austria
attraverso i Balcani. Da lì si diresse al Monte Bianco, da cui ripartì verso la
Foresta Nera.
Il 1º maggio 1900 partì per un lunghissimo viaggio di 18.000
km: il 18 maggio raggiunse Ceuta, in Marocco; dall'Africa si diresse in
Norvegia, spingendosi fino a capo Nord, dove giunse il 14 agosto 1900. Proseguì
poi per la Russia, dove incontrò Tolstoj fino ad attraversare la Turchia fino a
Costantinopoli.
Uscita di scena
Nel 1901, pochi mesi dopo l'ultima impresa, la rivista del
Touring Club Italiano gli dedicò un entusiastico ritratto, per la penna di
Ottone Brentari. Subito dopo, però la
sua parabola si avviò al termine: la celebrità di Masetti, l'«anarchico delle
due ruote», si eclissò nei primissimi anni del Novecento e di lui si persero le
tracce. Sulla sua sorte si possono fare solo ipotesi, una delle quali lo vorrebbe
morto a Milano, nel giugno 1940.