POLESINE - DELTA DEL PO - ROVIGO
LINEA VERDE LIFE 27 APRILE 2024
(CLICCARE SULL'IMMAGINE)
IMMAGINI
LA DELIZIA DI MESOLA NEL DELTA DEL PO
IN UNA GIORNATA DI
SOLE
Nel Delta non ci sono solo le valli, le lagune, gli scanni,
le barene e le deserte spiagge alle foci dei vari rami del Po, dove le immagini
da catturare sono quelle delle numerose colonie di amici “alati” o quelle dei selvaggi
canneti e dei meandri d’acqua.
Il Delta è anche un luogo ricco di storia. Uno di questi è il Castello di Mesola, sulla strada
Romea, sulla Riva destra del Po di Goro; poco prima o poco dopo, dipende dalla
direzione di marcia, l’antico sito di San Basilio, che con Adria e Spina, nel
IV – V secolo a.c. è stato una località portuale usata per gli scambi
commerciali con l'Ellade, l'antico mondo Greco. Ed ancora: a 12 Km dal Castello, l’antica
Abbazia di Pomposa, risalente al VI-VII secondo d.c., dove visse il monaco Guido
d'Arezzo che 1000 anni fa ideò la moderna notazione musicale e fissò il nome
delle note musicali.
Lascio ad Internet la descrizione di questi luoghi storici, con le foto scattate presso il Castello di Mesola.
Nel video anche la foto del campanile di
Rivà nella sponda polesana del Po di Goro. Si tratta del campanile rimasto
orfano della sua Chiesa di Rivà d'Ariano nel Polesine, demolita per rinforzare
gli argini del fiume.
Pino Schiesari alias Pino Vision
LA STORIA DEL DELTA DEL PO
Per chi volesse documentarsi sul Delta del Po, riproponiamo questo
nostro post:
https://delta-po.blogspot.com/p/un-po-di-storia-del-delta.html
IL DELTA DEL PO NEL 1400
SACCCA DI SCARDOVARI – TG2 DI IERI 10 MARZO 2024
IL GRANCHIO
BLU HA FATTO STRAGE DI VONGOLE
Scardovari, il granchio blu azzera le vongole: pescatori e
allevatori tra resa e battaglia
Il consorzio dei pescatori del Polesine ha gettato la spugna: stop alla pesca delle vongole: il granchio blu si è mangiato tutto e
non vale più la pena di provare. E così, un intero comparto è finito al palo.
Stanziamenti
insufficienti - Il governo aveva stanziato circa tre milioni
di fondi (700mila previsti per il Veneto), che però - dice il presidente del
Consorzio, Luigino Marchesini, non bastano.
La nuova
richiesta - Per quello tornano a chiedere a gran voce lo stato
di calamità: così da sospendere i mutui sulle prime case, il pagamento dei
contributi previdenziali (i pescatori sono lavoratori autonomi) e fondi
speciali per dare la possibilità di ripopolare la laguna andando a cacciare il
granchio. Altrimenti il settore è perduto.
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Il delta del cinema
(Un video di GEO-RAI 3 e RAIPLAY - autore: Igor Molino Padovan)
Un appassionato di cinema raggiunge il delta del Po alla
ricerca dei luoghi immortalati nei grandi capolavori della settima arte. Nel
corso del suo viaggio, si imbatte in una serie di tradizioni, mestieri antichi,
ricette in via di estinzione e territori a rischio. Fra risaie, valli e laguna,
si incontrano uomini e donne, sospesi fra il legame profondo con il fiume e un
senso malinconico di rassegnazione. Fabrizio, un pescatore nato sul delta,
ritorna sui luoghi della sua infanzia, ritrovando la sua casa sommersa dalle
acque del mare. Nello il cannarolo si ostina a tagliare le canne come si faceva
una volta, non rassegnandosi al cambiamento dei tempi e alle dure leggi del
mercato. Morena, sua moglie, ci racconta i risi duri, una pietanza ormai
scomparsa dalle tavole dei contadini, ma da lei mantenuta viva con amore e
determinazione.
I nostri Amici Alati del Delta del Po
DELTADEL PO: Birdwatching nel Delta del Po - I nostri Amici Alati(delta-po.blogspot.com)
Il Delta del Po possiede un patrimonio ornitologico
straordinario con oltre 370 specie di uccelli acquatici, stanziali, migratori e
di passo che possono essere osservati in ogni angolo del territorio.
- Via delle Valli Sud - Grandi specchi vallivi e lagunari,
in cui si possono scorgere migliaia di anatidi, trampolieri e limicoli in tutte
le stagioni. Il tratto da Porto Levante al Po di Maistra è attrezzato con
torrette di avvistamento e punti di osservazione.
- Oasi di Ca' Mello - Gestita da Veneto Agricoltura, ha una
torre di avvistamento. S'incontra il Basettino.
- Valle Cannelle - All'altezza dell'incrocio tra la
provinciale di Rosolina Mare e la Via delle Valli, sulla destra, garzaia di
aironi rossi e cinerini. D'estate è facile avvistare i fenicotteri rosa
percorrendo Via delle Valli che inizia poco lontano.
- Po di Maistra - Il fiume, anticamente ramo principale, è
ritenuto il più spettacolare del Delta per la ricchezza e la varietà di
avifauna che lo popola, oltre che per la presenza di un patrimonio arboreo
ripariale davvero incredibile.
Ringrazio gli appassionati di birdwatching, iscritti al
Gruppo FB "Polesine" per le loro meravigliose foto riunite in unico video,
quale testimonianza del patrimonio naturale del Delta del Po.
Pino Schiesari
IL VIDEO
Il Delta del Po è un'area naturale protetta nella Regione Veneto, tutelata dal 1996 come Parco regionale e dal 2015 come Riserva della Biosfera UNESCO. Il parco regionale del Delta del Po del Veneto e parte del parco del Delta del Po Emilia-Romagna hanno ottenuto il riconoscimento di Riserva della Biosfera MaB UNESCO nel 2015. Il Delta del Po è la più vasta zona umida europea e del Mediterraneo.
La Riserva di Biosfera Delta del Po, riconosciuta ufficialmente nel 2015, si estende su 15 Comuni, dei quali 9 in Veneto (Rosolina, Porto Viro, Taglio di Po, Adria, Ariano nel Polesine, Porto Tolle, Papozze, Corbola, Loreo), e 6 in Emilia-Romagna (Argenta; Codigoro; Comacchio; Mesola; Ostellato; Goro), con una popolazione complessiva di circa 120.000 abitanti e corrisponde sostanzialmente al delta geografico.
L'attuale assetto del Delta del Po, con il più lungo tratto di litorale sabbioso non antropizzato d'Italia, è il prodotto dell'azione del fiume, che nel corso dei secoli ha progressivamente sedimentato i propri depositi alluvionali presso la foce, determinando il progressivo avanzamento della linea di costa. L'opera dell'uomo nel tempo ha regimato le acque e bonificato i terreni ma ha provveduto anche alla conservazione di vaste zone umide, come le valli salmastre, e tuttora garantisce la buona conservazione delle lagune con sbocco diretto a mare.
Gli ecosistemi sono conservati grazie alle caratteristiche degli ambienti e alle leggi regionali e nazionali che pongono al primo posto la conservazione dell'integrità ecologica, dei sistemi naturali e delle specie. Le attività umane sono presenti secondo un'intensità decrescente da monte a valle, tanto che a monte si trova anche una maggiore concentrazione di insediamenti urbani medio piccoli, che divengo più rarefatti verso il delta. L'agricoltura è l'attività principale, favorita dalle bonifiche del secolo scorso, ma anche le zone umide sono ancora oggetto di attività umane quali la pesca tradizionale, la molluschicoltura praticata nelle lagune, la vallicoltura estensiva, che è un elemento della cultura locale che sfrutta i cicli di migrazione delle specie ittiche tra il mare e le acque di transizione.
I CENTRI VISITA ED I PRINCIPALI ITINERARI
PER CONOSCERE IL DELTA DEL PO