IL DELTA DELLA BIODIVERSITA'
Dodici minuti con Donatella
Bianchi, giornalista,
scrittrice e conduttrice televisiva di
Linea Blu di Rai Uno,
che
visita una parte del Delta del Po Veneto in compagnia dei polesani
Stefano
Cacciatori, nel
Po di Maistra
ed
Emiliano Verza,
nell’Isola
allagata della Batteria.
Stefano
Cacciatori
è
uno
dei figli
di Marino
Cacciatori di
Porto Tolle (RO),
il
leggendario “Caronte”
del
traghetto
sul Grande Fiume,
che
assieme ai fratelli è capitano della flotta di imbarcazioni che
conduce i turisti nelle visite nei vari rami del Delta del Po;
racconta
la storia del Po di Maistra,
il ramo più piccolo del Delta,
il più suggestivo, selvaggio e incontaminato.
Emiliano
Verza
è
tecnico
del settore naturalistico, nel
2006 è stato co-fondatore dell’Associazione Naturalistica
Sagittaria di Rovigo che
opera nei settori “Ricerca,
Gestione
ambientale, Divulgazione,
consulenza ed educazione ambientale”.
Il
video è stato estratto dalla trasmissione di RAI UNO – LINEA BLU
della stagione 2015 dal titolo “LO STATO DI SALUTE DEL MARE”,
programma
ideato dalla stessa conduttrice Donatella Bianchi.
APRI IL VIDEO NELLA PAGINA FACEBOOK "ITALIA POLESINE DELTA DEL PO"
IL VIDEO E' VISIBILE ANCHE DIRETTAMENTE IN GOOGLE
La trasmissione si può visualizzare in RAI PLAY e dura oltre un'ora, può essere guardata cliccando sul primo collage:
In questa
immagine il Delta del Po nella estensione della Riserva di Biosfera Unesco, MaB
(Uomo-Natura-Sviluppo),
precisando che la "Riserva" è costituita dai territori del Polesine -
Veneto e dai territori di Ferrara - Emilia Romagna, gestiti da due Parchi
Regionali.
Il Delta
del Po: la miniera della biodiversità
Per quanto
riguarda gli uccelli, le specie target sono il beccapesci, il fratino,
l'avocetta, il fraticello, la sterna comune e quella zampe nere, il gabbiano
roseo, il gabbiano corallino e il martin pescatore. Tutte queste specie
nidificano sempre meno a causa della scarsa disponibilità e qualità dei siti
delle colonie.
È il più
complesso sistema di zone umide in Italia
nonché uno
degli ecosistemi più produttivi che abbiamo. Le zone umide sono serbatoi di
biodiversità perché ospitano una varietà
preziosa di batteri, piante e animali: perciò il Delta del Po è un luogo di
elevato valore naturalistico. È un'area importantissima dove l'acqua dolce
fluisce in quella salata e dove i fondali si mescolano senza sosta.