IL FARO DI PILA A PUNTA MAESTRA
NEL DELTA DEL PO
DI PROPRIETA' DELLA MARINA MILITARE
 |
Da Google Earth - Foto di Claudio Pedrazzi
|
Prima della
seconda guerra mondiale il vecchio Faro di Pila, costruito nel 1885 e
poi demolito dalle truppe tedesche in ritirata durante l'ultimo conflitto
mondiale, si trovava dove ora sorge il paesino di Pila e questo fa capire quanto in pochi
anni la terra si sia espansa verso il mare; l'occasione fu propizia per
riportare il nuovo faro sul mare ma oggi anche il nuovo faro, per il lento e
inesorabile avanzare dei detriti, si trova ad essere ormai ad un paio di
chilometri dalla foce vera e propria del Po Grande
o Po di Venezia, pur mantenendo la peculiarità di essere la costruzione
in muratura più ad est del delta. Al largo di Punta Maestra è posta una
meda luminosa cardinale Est a luce scintillante
bianca mentre per l'accesso al Po Grande, consentito solo ad imbarcazioni con pescaggio
massimo fino a 1.50 m in condizioni meteomarine favorevoli, è necessario
seguire la segnaletica del canale costituita da pali in legno. Il faro è posto
sul lato nord dell'ingresso del Po Grande
su un isolotto accessibile solo via mare ed è una costruzione in muratura
bianca alta circa 45 metri, presenta una lanterna a 47 metri sul livello del
mare con una portata luminosa di circa 30 Km ed è attivo dal tramonto all'alba con 3 lampi bianchi ogni 20
secondi.



Da lontano ormai si vede di più la ciminiera della
centrale termoelettrica di Polesine Camerini, posta sulla sponda sud dello stesso tratto di fiume, che d'altra parte con
i suoi 250 m è la costruzione in muratura più alta
d'Italia.

Tutto intorno valli, barene, casoni di canna palustre e rami minori del
fiume (Busa di Tramontana e Busa di Scirocco), verso sud la spiaggia sabbiosa di Scano Boa
paradiso e luogo di nidificazione di gabbiani, sterne e
beccacce di mare.
 |
Capanno di Scano Boa, ricostruito dopo l'incendio doloso del 2014 |
Il 12 febbraio
1944 naufragò davanti a Punta Maestra la nave traghetto San Giorgio, costruita
a Trieste nel 1914.
Parlare del Faro di
Pila è anche l'occasione per approfondire la terminologia delle zone del delta, indispensabile per capire il territorio:
Busa: ramo fluviale
in fase di formazione e non arginato quindi ancora soggetto a dinamiche di carattere naturale, la busa si trova in prossimità delle foci
Scanno: sottile lingua di sabbia formata dal deposito dei
detriti fluviali ai lati della foce del fiume
Laguna: bacino di acqua
salmastra poco profondo a ridosso del mare dal quale è separato dagli scanni
Valle: bacino di acqua
salmastra poco profondo la cui gestione idrica è regolata dall'uomo, si trovano a ridosso delle lagune dalle quali, attraverso chiuse, si
approvvigionano di acqua
Sacca: simile alla laguna ma con una più ampia apertura
verso il mare tale da risentire
direttamente dell'influenza marina