sabato 5 dicembre 2015

LA POETICA VISIONE DEL DELTA DI FABRIZIA BURGATO

LA POETICA VISIONE DEL DELTA DI FABRIZIA BURGATO



E’ vero il proverbio secondo il quale “le ore del mattino hanno l’oro in bocca”. Le foto migliori di Fabrizia sono quella fatte all’alba, con il sole che spunta all’orizzonte e sembra sorgere dal mare. Assomigliano ai tramonti, ma si distinguono dal colore più tenue che dal rosa, piano piano, diventa argenteo. Il cielo è leggermente velato,  la campagna è verde, rinvigorita dal fresco della notte ed i pescatori iniziano la loro dura giornata nella Sacca. Si, anche se non si vedono, sono nel  loro “orto” di vongole e cozze, nelle loro “cavane”, vere e proprie officine, dove smistano e preparano il raccolto.  Ed è ancora  poesia  quando Fabrizia vede il tramonto, i cieli plumbei e minacciosi, le case abbandonate, le  barche dismesse,  le cose del passato, le lunghe strade senza fine, gli immensi vuoti della campagna, le geometrie degli alberi, dei ponti di legno e di barche.  Come  i pittori, assegna un nome alle sue opere: il cancello del cielo, un balcone sul delta, e viene la sera, la strada verso casa, tra cielo e mare … ti aspetto, è primavera … svegliatevi bambine. E altri titoli legati ai luoghi e all’immagine, come “CHE NOIA QUESTI TRAMONTI … meravigliosi nell’estremo Delta del Po”,  è “Il momento in cui il cielo e mare si uniscono”.  Una sola immagine con la nebbia.  Non ama la nebbia , come i gabbiani, che  stridono per rompere il silenzio  che sospende il tempo.     



alcune immagini